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Lifestyle

Degustazione Trentodoc & aperitivi estivi, quando la vita ti sorride!

Degustazione Trentodoc Endrizzi

Immergersi in una degustazione di Trentodoc significa conoscere e amare le bollicine, simbolo dell’aperitivo estivo italiano.

Chi beve solo acqua, ha qualcosa da nascondere.

È il celebre aforisma del poeta e scrittore francese Charles Baudelaire.

L’alcol conserva tutto, tranne i segreti!

Gli fa ecco la frase attribuita un secolo dopo all’attore Cary Grant, icona di stile e bellezza degli anni Venti che pare abbia ispirato il personaggio dell’agente segreto James Bond.

Una cosa è certa: l’aperitivo serale con gli amici, all’aperto, in montagna, al mare o al lago, circondati dalla luce del tramonto è l’emblema dell’estate italiana. Le bollicine sono senza dubbio il must dell’aperitivo serale: fresche e leggere, non hanno gli zuccheri e le calorie di un cocktail e ben accompagnano ogni possibile appetizer.

Trentodoc delle mie brame…

Il mondo delle bollicine italiane è variegato e ricco di proposte: spazia dalle fruttate bollicine Metodo Charmat realizzate quasi sempre con uve autoctone, per arrivare alla complessità delle bollicine Metodo Classico da rifermentazione in bottiglia.

Il più celebre della categoria Charmat è sicuramente il Conegliano Valdobbiadene, conosciuto più semplicemente come Prosecco: fermentazione in autoclave e vinificazione dell’uva autoctona Glera.

Crediti: WineNews.it

È un fenomeno tangibile nella curva dei consumi: gli italiani sono diventati degli autentici appassionati di bollicine. In meno di quindici anni, le DOC regionali si sono allargate alla produzione di vini base spumante che hanno sostituito i vitigni non più richiesti e non adatti alla spumantizzazione.

Con le bollicine non si sbaglia mai

Negli anni i consumatori di bollicine sono diventati frequentatori di aperitivi serali, dai più semplici e informali alle occasioni strutturate in forma di apericena.

Nella variegata galassia delle bollicine italiane ed estere, il Trentodoc si è affermato sempre di più come un “must have”, quella bottiglia con la quale non si sbaglia mai in occasione di un aperitivo. Il gusto dei consumatori del Bel Paese si sta orientando sempre di più verso tipologie ricche di acidità e mineralità, che possano invitare a essere bevute e ribevute, accompagnando una semplice tartina con le olive ma anche proposte più strutturate.

Il Trentodoc è pertanto la bollicina Metodo Classico che ha la freschezza nel suo DNA: nasce in montagna su terreni complessi in un clima dove le temperature serali in estate sono fresche e permettono al bouquet dei profumi di diventare sempre più ricco.

Le case del Trentodoc sono in vertiginosa crescita, se pensiamo che sono passate dalle 14 storiche fondatrici del movimento nel 1984 (tra cui c’era anche Endrizzi con il suo Maria Theresia Brut) e ad oggi se ne contano 64. Un altro fattore che contribuisce al successo delle bollicine di montagna è sicuramente la volontà delle case spumantistiche nel mantenere una produzione limitata e orientata all’alta qualità valorizzando sia il territorio sia l’attività “famigliare”.

Degustazione Trentodoc durante l’aperitivo, quali scegliere?

Brut, Extra Brut, Extra Dry, Pas Dosé, Millesimato, Riserva… Quale spumante scegliere in questa giungla di diciture? Facciamo subito chiarezza: un aperitivo estivo perfetto ci deve regalare freschezza e acidità. Entrambe le caratteristiche aiutano la salivazione, rinfrescano, aumentano l’appetito e infondono un senso di leggerezza.

Uno spumante che racchiude tutte queste belle sensazioni è sicuramente un Pas Dosé, come il nostro amato Piancastello Zero, oppure un Brut snello, sapido e profumato come l’Endrizzi Brut. In alternativa anche il Piancastello Rosé che, con tutta la leggiadria del bouquet floreale dei piccoli frutti tipica del Pinot Nero combinata con il carattere deciso dello Chardonnay, donano quella bellissima tonalità rosata che richiama le nuance dei tramonti estivi.

Se invece cerchiamo un Trentodoc complesso, raffinato e che “esca dagli schemi” possiamo orientarci su spumanti che hanno sostato lungamente sui lieviti prima della sboccatura come la nostra Riserva Masetto Privé che fermenta per oltre 84 mesi. Si tratta di bottiglie iconiche, che esprimono il loro massimo potenziale soprattutto se assaggiate e accompagnate a tavola con piatti strutturati.

Alla luce di questo sarà quindi più facile scegliere le migliori etichette per stupire gli ospiti con un una speciale degustazione Trentodoc!

I trucchi del mestiere

In una intervista online per l’Istituto Trentodoc, Valentino Tesi (Miglior Sommelier Associazione Italiana Sommelier 2019) svela i trucchi del mestiere per un servizio perfetto delle bollicine delle Dolomiti.

La temperatura di servizio ideale delle bollicine di montagna è compresa tra 6 e 8°C per le tipologie Brut e per le etichette di maggiore complessità come una Riserva, che può rimanere sui lieviti da un minimo di 36 mesi fino a dieci anni e più. La temperatura di servizio può salire fino a 8-10°C, ma anche a 12°C per una Riserva importante, evoluta e complessa.

Consiglio l’uso del calice ampio perché agevola la percezione del bouquet dei profumi. Per degustare al meglio le bollicine di montagna è suggerita una base larga con imboccatura più stretta (o anche un calice da vino bianco e, per una Riserva, uno da vino rosso), mentre per esaltare la morbidezza e l’acidità dei Rosé meglio un calice dai fianchi svasati. Le sensazioni olfattive di Trentodoc richiamano fragranze fruttate e floreali, oltre a note di vaniglia, albicocca, frutta esotica e agrumata, nocciole tostate, mela golden, cioccolato bianco e gelsomino.

La bottiglia deve essere messa in raffreddamento almeno tre o quattro ore prima di venire stappata affinché raggiunga la corretta temperatura di servizio. Per l’apertura, va posizionata normalmente sul tavolo. Una volta tolta la capsula e la gabbietta, si raccomanda di tenere il pollice premuto sul tappo di sughero poiché la pressione accumulata all’interno della bottiglia potrebbe farlo uscire accidentalmente.

Crediti: Istituto Trentodoc

Per assaporare il piacere delle bollicine e del territorio che raccontano il Trentino i dettagli sono importanti. Dopo aver stappato la bottiglia, è possibile mantenere la temperatura di servizio ideale se si utilizza una glacette con ghiaccio. Il consiglio è di dosare due terzi di acqua e un terzo di ghiaccio. Si può aggiungere sale da cucina grosso per raffreddare la bottiglia più rapidamente.
Pronti per offrire una perfetta degustazione Trentodoc?

Summervibes al Masetto per degustare il Trentodoc con gli amici

Oltre alle visite e alle degustazioni al Masetto Endrizzi prenotabili tutto l’anno, anche nell’estate 2022 ritorna l’amata atmosfera dell’aperitivo al tramonto da godere con amici, in relax, con un calice di Trentodoc e cose buone da gustare lentamente, in perfetto mood “chill out”.

Endrizzi Summer Vibes ha cadenza bisettimanale: ogni due giovedì durante i mesi di giugno, luglio e agosto, dalle 18.00 circa alle 21 il Team Vinoteca accoglie con il sorriso gli amici e i turisti che decidono di dedicarsi questo momento di coccola. 
In ogni serata si alternano artigiani del gusto del territorio come: Emozioni e Sapori, Salumificio Parisi, Moresco, Emotion Events e appuntamenti musicali come Songs & More Quartet, Cannonballmania.

La freschezza del Trentodoc stimola la fantasia degli Chef amici di Endrizzi: tartine al profumo dell’orto, pesce dei laghi alpini, carni delle mucche d’alpeggio, pani e prodotti da forno con grani antichi e croccantezza artigianale. Perché una degustazione di Trentodoc è anche creatività, bellezza e saper vivere…