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Il carattere della famiglia Endrici ispira il docufilm “Così è la vite” della regista Katia Bernardi

La comunicazione nel settore vinicolo si sta sempre più indirizzando verso una narrazione di qualità che, al pari di quelle del design, della moda, dell’arte, sia in grado di catturare il prestigio e le storie dietro ad ogni bottiglia di vino. In linea con la sua attitudine, Endrizzi ha saputo intercettare subito questa tendenza con la realizzazione del docufilm “Così è la vite”. Un progetto che intreccia narrazioni aziendali e familiari con taglio personale e intimistico e che ha ricevuto un significativo riconoscimento grazie alla sua inclusione nella 72° edizione del prestigioso Trento Film Festival.

Il vino e il racconto dei suoi protagonisti alla base della comunicazione del brand

Nel settore del vino e delle cantine è in atto una vera e propria rivoluzione nella comunicazione dei brand. In un suo recente pezzo per la rubrica “Il Taglio” del Corriere Vinicolo, importante pubblicazione del settore, Francesco Minetti scrive:

L’azienda vinicola è adibita alla produzione, al confezionamento e alla commercializzazione di una bevanda alcolica ottenuta dall’uva. Eppure, alcune caratteristiche emerse negli ultimi anni distanziano il settore dalla mera produzione agricola e lo avvicinano a dinamiche dell’industria del design, della musica, del cinema, della moda, dell’arte e dell’editoria. Apparentemente queste imprese hanno poco in comune, ma in realtà ognuna di queste utilizza un modello basato sulla generazione di idee (creatività) che, applicate a un prodotto, assumono un valore commerciale”.

La cantina Endrizzi è un’azienda sensibile ai mutamenti della comunicazione di settore e ha sempre investito una significativa fetta del proprio fatturato nella comunicazione del brand, proprio secondo le logiche di cui parla Minetti, che è titolare di un’agenzia di comunicazione e autore de “La Retroetichetta”, famoso podcast dedicato al mondo del vino.

“Così è la vite”, docufilm dedicato alla vita della Famiglia Endrici

È da questa sensibilità che nasce “Così è la Vite”, il docufilm della regista trentina Katia Bernardi concepito per svelare il volto quotidiano della famiglia Endrici nell’arco delle quattro stagioni della vigna e della cantina al Masetto, cuore pulsante della vita aziendale (e famigliare) sino dal lontano 1885.

Presentato ufficialmente nel mese di novembre nella cantina di San Michele all’Adige, il docufilm “Così è la Vite” è stato realizzato nell’arco dell’anno 2022 grazie a una collaborazione tra la famiglia Endrici, la regista Bernardi e l’agenzia di comunicazione trentina Archimede Creativa.

Davanti ad un pubblico scelto di professionisti dell’economia e del turismo, Lisa Maria Endrici, portavoce della famiglia e responsabile della comunicazione Endrizzi ha spiegato come è nato il progetto.

Da anni la nostra famiglia ha scelto di raccontarsi attraverso i canali social e il web e lo ha sempre fatto con convinzione per aumentare la fidelizzazione del pubblico al brand. Ora abbiamo voluto svelarci più intimamente attraverso i gesti e le abitudini che ci rappresentano nel nostro quotidiano lavoro in azienda.

Per la presentazione dell’evento e la conduzione del talk show che ne è seguito la scelta è caduta su Maria Concetta Mattei, per anni volto noto del TG2 Rai e oggi Direttrice della Scuola di Giornalismo Radio-televisivo di Perugia.

“Così è la Vite è un lavoro cinematografico raffinato, che suggerisce il tema del cambio e della convivenza generazionale, altro aspetto cruciale dell’Italia del vino e non solo” – ha raccontato Maria Concetta Mattei, la cui famiglia è originaria di Mezzolombardo, in Piana Rotaliana.

Dopo la proiezione del docufilm nell’affascinante e storica Bottaia e il talk show, il pubblico della première ha potuto gustare gli speciali finger food creati per l’occasione dallo chef dell’Alleanza Slow Food Paolo Betti e legati alle differenti generazioni Endrici.

Un lavoro di sensibilità condivise tra la Famiglia Endrici e la bravissima regista trentina Katia Bernardi

Il docufilm è di fatto un precursore nel settore del vino di quella tendenza al racconto intimo dell’Azienda e dei suoi protagonisti che a livello globale sta segnando un nuovo modo di fare comunicazione aziendale

precisa Gabriele dalla Costa, direttore creativo di Archimede, l’agenzia di comunicazione trentina che ha affidato all’estro della pluripremiata regista Katia Bernardi la realizzazione del progetto documentaristico.

Katia si occupa da anni di raccontare storie attraverso immagini, dalle serie tv ai documentari d’autore, dalla pubblicità al racconto cinematografico, con particolare attenzione a tutti i temi che riguardano le donne e l’arte, sia classica che contemporanea. Apprezzata in tutto il mondo per film come “Funne. Le ragazze che sognavano il mare” (2016) e “Inedita. La vita di Susanna Tamaro” (2021), Bernardi spiega che:

Per la famiglia Endrici abbiamo scelto con Archimede di dare un taglio narrativo che si avvicinasse al racconto documentaristico, dando importanza alle storie vere ed intime dei nostri protagonisti, che ci hanno portato a scoprire il loro mondo, i luoghi e i profumi della Cantina, la loro storia, sia passata che presente e futura con i loro figli.

Perché ogni famiglia è in realtà un intreccio di racconti personali. In questo documentario si dà un’occhiata più “intima” alle narrazioni di una delle famiglie storiche del vino italiano.  Storie che si intrecciano tra loro attraverso Germania e Italia, vigneti e design, sogni realizzati e visioni future. “Così è la vite. Endrizzi le storie dietro la storia”.

“Così è la vite” selezionato alla 72° edizione del Trento Film Festival

Una grande notizia e un grande riconoscimento: “Così è la vite” è stato selezionato per il prestigioso Trento Film Festival. La premiere ufficiale si è tenuta il 30 aprile al Cinema Modena di Trento, alla presenza delle autorità cittadine – tra le quali Mauro Leveghi, Presidente del Festival, ed Elisabetta Bozzarelli, vicesindaco – e di una sala al completo. La proiezione, apprezzatissima dai presenti, ha confermato la qualità del progetto e registrato un elevato interesse per la narrazione proposta dalla regista Katia Bernardi. Dopo la proiezione, è stato il momento del dibattito, nel quale Bernardi ha condiviso ispirazioni, scelte e sfide incontrate nella realizzazione del docufilm, che esplora con sensibilità le dinamiche familiari degli Endrici. Un grande successo, bissato e confermato nella replica del 3 maggio!