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Trentino / Toscana

Vendemmia 2023 tra Trentino e Maremma, all’insegna di sfide, tempismo e gioco di squadra.

La vendemmia 2023 in Italia ha mostrato gli effetti dei cambiamenti climatici: maltempo e ondate di calore hanno danneggiato i vigneti, con una stima di calo di produzione del 14% a livello nazionale e con punte fino al 50% nel centro sud. La Coldiretti, principale organizzazione agricola a livello nazionale, definisce l’annata 2023 come una delle più difficili degli ultimi decenni, insieme alle annate 2007 e 2017. Mai come in questa vendemmia si sono rivelati fondamentali il gioco di squadra, il lavoro preventivo in campagna e la tempestività negli interventi.

Tiziana Piffer, Responsabile di Cantina Endrizzi e l’importanza del lavoro preparatorio in vigneto

Tiziana Piffer, una delle più appassionate enologhe del Trentino, è entrata a far parte della squadra Endrizzi nel lontano 1997. Nel 2020 ha assunto l’incarico di Responsabile della produzione della Cantina ed è attualmente coadiuvata in questa importante mansione dal collega Thomas Battisti.

La forza di Tiziana è quella di avere un’impagabile memoria storica delle vendemmie in Trentino, e specificatamente nelle vigne del Masetto, unita ad un elegante tocco personale nella creazione dei vini. Il suo contributo stilistico, intrecciato con il gusto della famiglia Endrici, sta definendo sempre più il carattere contemporaneo ed elegante dei vini dell’Azienda.   

Intervistata sull’andamento vendemmiale, Tiziana afferma:

L’annata 2023 in Trentino è iniziata con poche precipitazioni nel periodo invernale e nelle primissime settimane della primavera, fatto che ha rallentato sensibilmente la partenza vegetativa anche per le temperature inferiori alla media stagionale registrate in regione.

In aprile la situazione si è ribaltata: un prolungato periodo di pioggia e innalzamento delle temperature hanno causato un importante aumento dell’umidità, fenomeno che in viticoltura si traduce sempre con sviluppo di peronospora, come poi in effetti si è visto accadere in tutta Italia. In Endrizzi siamo riusciti a contenere il dilagare del fungoprecisa Tiziana – grazie a tempestive operazioni a verde in vigna che abbiamo minuziosamente eseguito insieme ai trattamenti mirati. Il lavoro di squadra con il nostro team di campagna si è rivelato decisivo.

Nel mese di maggio un’ondata di caldo unita alle copiose piogge ha accelerato tutte le attività vegetative nel vigneto. Nel mese di luglio ha imperversato la grandine in tutto il Trentino: al Masetto Endrizzi sono stati ben due gli episodi che ci hanno interessato. Luglio si è rivelato un mese freddo, soprattutto nelle ore del primo mattino con temperature attorno ai dieci gradi nel fondovalle: un fenomeno che ha inevitabilmente rallentato l’invaiatura del grappolo.

Nelle ultime settimane dell’estate la situazione si è finalmente stabilizzata, consentendo di iniziare la vendemmia delle uve per la base spumante il giorno 22 agosto. Abbiamo raccolto uve Chardonnay e Pinot Nero con un bellissimo equilibrio tra PH e acidità totale: in cantina abbiamo basi spumante che fanno presagire lo sviluppo di un un ottimo millesimo per i nostri Trentodoc.

A mio avviso, l’annata 2023 si esprimerà al meglio nei nostri vini rossi – precisa Tiziana. Nonostante il disseccamento del rachide causato dalla grandine, che ha interessato sia il vigneto Masetto della famiglia Endrici che alcuni appezzamenti dei nostri conferitori, abbiamo portato in cantina uve di Lagrein e Teroldego davvero belle, limitate nella quantità e con minore acidità rispetto al solito, ma ricche di polifenoli e con ottimi profumi varietali.  Una selezione davvero certosina dei grappoli e il grande lavoro preventivo in vigna condotto nei mesi precedenti hanno premiato soprattutto nella raccolta del nostro Lagrein.

Ottimo anche il Cabernet Sauvignon, raccolto purtroppo in quantità veramente limitata – oltre il 50% in meno rispetto alla media delle annate precedenti. I nostri vini rossi sono da poco entrati in legno e già dimostrano all’assaggio un notevole potenziale di struttura e una trama olfattiva intrigante e decisa. Una produzione più ridotta certamente, ma Masetto Due e Masetto Nero, come anche Leoncorno, il nostro Teroldego Rotaliano Riserva, stanno regalando l’emozione di una vendemmia che ci ha messo alla prova ma che premia l’impegno della squadra.

Torben Endrici, Brand Ambassador Serpaia di Endrizzi, e la scelta del minimalismo in cantina

Torben Endrici è l’anima della Tenuta Serpaia di Endrizzi a Fonteblanda in Maremma, dove la famiglia produce i suoi vini toscani. Torben vi trascorre buona parte dell’anno occupandosi in prima persona della gestione dei vigneti di proprietà della famiglia Endrici e della produzione dei vini. Intervistato sull’andamento della vendemmia dichiara:

L’annata 2023 in Maremma è iniziata con un promettente inverno e una bella primavera. I presupposti di un’annata perfetta, potremmo dire, almeno fino a luglio. Tuttavia, verso metà estate abbiamo registrato due settimane di caldo torrido, con la colonnina che ha più volte raggiunto i quaranta gradi; le viti hanno iniziato a fermare il loro sviluppo vegetativo, creando molti problemi all’allegagione dei grappoli in tutte le vigne del nostro areale maremmano.

Proprio in quelle settimane ho potuto constatare personalmente, giorno dopo giorno, che la nostra scelta di adottare la coltivazione biologica del vigneto ha comunque rafforzato le piante, temprandole verso questo apparente empasse. Abbiamo registrato una perdita fogliare inferiore rispetto alla media della zona, le viti hanno portato il raccolto a fine maturazione e nei tempi corretti.

In definitiva – precisa Torben – la vendemmia di quest’anno è stata dir poco inusuale: abbiamo raccolto grappoli maturi dal punto di vista fenologico ma con un grado alcolico non alto. La bassa gradazione alcolica del raccolto è stata una scelta produttiva perché ci permette di ottenere vini più eleganti e contemporanei.

Una vendemmia “lampo” terminata in sole tre settimane, iniziata ogni giorno alle 4.00 di mattina e conclusa prima di mezzogiorno, per garantire uve ancora fresche della notte.

I vini che andranno a creare Mèria e Gran Serpaia vengono subito vinificati senza solforosa e con lieviti spontanei, perché questo ci permette di esprimere al meglio le caratteristiche dei nostri terreni e vitigni.

Nonostante il raccolto inferiore rispetto all’anno precedente, la qualità di alcune uve raccolte come Petit Verdot, Cabernet Sauvignon e Ciliegiolo è stata davvero eccellente.

Più sottotono la performance del Sangiovese: abbiamo deciso infatti di non produrre il Dono 2023, il nostro Sangiovese Maremma Toscana DOP in purezza, per non abbassare l’alto standard al quale ci siamo abituati nelle precedenti annate.

Eccellenti invece si rivelano già in questa fase di maturazione in botte gli assaggi di Mèria, Gran Serpaia e Serpaiolo. Il numero di bottiglie che uscirà – conclude Torben – sarà di poche migliaia, degne di una vera caccia al tesoro per coloro che vorranno godere il raro piacere nel bicchiere.